29 maggio 2020

Step #20.2: Nella tecnologia produttiva: la carta e le cartiere

In questo video di NatGeoTV un interessante video sulla produzione della carta.


Abbiamo già detto che la carta giuse in Europa nel XII secolo importata dall' Africa attraverso la Sicilia. Era in prodotto di qualità mediocre se paragonato alla pergamena e musulmano, tant'è che Federico II ne impedì l'uso.


Le cose cambiarono nel 1268, quando a Fabriano iniziarono a preparare la pasta utilizzando magli multipli azionati da un albero a camme collegato ad una ruota idraulica che lavorando in verticale sfibravano la canapa più velocemente, riducendo i costi e migliorando la qualità.
Modificarono anche il telaio da immergere nel timo, sostituito da uno in ottone e la collatura con amido e mais, sostituita da una a base di gelatina animale che migliora l'impermeabilità e la resistenza.

Il monopolio delle cartiere italiane durò fino al XIV secolo per poi vedere emergere le produzioni di Francia, Germania e Olanda.

Nel 1680 vennero introdotte nuove macchine dette olandesi: vasche di pietra di forma ovale in cui ruotava un cilindro munito di lame che sfilacciava e raffinava le fibre contemporaneamente.


Nel dicembre del 1798, il Francese Louis Nicolas Robert brevetta una macchina per un foglio lunghissimo (produzione a foglio continuo). Il brevetto venne ulteriormente perfezionato e nel 1803 si avviò la produzione industriale della carta.

La macchina a foglio continuo di Robert

Il brevetto depositato da Roberts
L'introduzione della macchina a vapore nel decennio 1850 - 1860 raddoppiò la produzione, tuttavia la scarsità della materia prima (gli stracci) rappresentava il limite maggiore alla diffusione.

Nel 1844 F.G. Keller depositò un brevetto per una pasta preparata dal legno. Alla cellulosa si affianco l'uso di sfibratore e e procedimenti chimici.

La pasta di legno e le nuove tecnologie trasformarono la carta in un bene di largo consumo.



Il processo produttivo della carta


Molte macchine per la produzione della carta (papermaking machine) si basano sul principio della Fourdrinier machine, nella foto sotto e nel link potete trovare maggiori dettagli.


Ed in questo blog ulteriori informazioni.

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