2 maggio 2020

Step #12.3: Disegno e tecnologia nell'età medievale e moderna: la prospettiva da Brunelleschi a Durer


Cupola di Santa Maria del Fiore - Firenze - Filippo Brunelleschi

Nell'età moderna progettare e disegnare subiscono una scissione abbastanza rilevante.

La fioritura della cultura e dell' economia a partire da XV secolo fa rinascere gli interessi per la scienza e l'arte richiedendo così strumenti sempre più prescisi.
Gli architetti devono guidare cantieri spesso a distanza, tecniche e strumenti si evolvono di conseguenza.

E' nella Firenze del Quattrocento che nascono basi e principi per le tecniche di prospettiva utilizzate ancora oggi.
Si deve a Filippo Brunelleschi (1377-1446), considerato il primo ingegnere e progettista dell'età moderna, l'invezione di un procedimento metodologico per rappresentare gli edifici in prospettiva, sintetizzate in due tavolette che rappresentavano il battistero e piazza della signoria.

E' invece opera di Leon Battista Alberti (1404-1472) il primo fondamentele trattato sulla prospettiva il De Pictura (1435), fu inoltre il primo a descrivere un congegno (prospettografo) per facilitare i disegni in prospettiva: lo chiamò velo ed era sostanzialmente un telaio in legno con fili tesi a formare un grigliato.

L'esperimento della prima tavoletta - L'immagine riflessa dallo specchio coincide con l'immagine percepita dall'osservatore, quando abbassa lo specchio e vede l'immagine reale.

Ricostruzione della seconda tavoletta


Ricostruzione de Il Velo - Leon Battista Alberti
Questo fù solo l'inizio di un lungo cammino a cui contribuirono artisti, studiosi e matematici come Piero della Francesca (1416-1492) con il suo De prospectiva pingendi, Leonardo da Vinci (1452-1519) e Albrecht Durer (1471-1528) che giunto in Italia nel 1506 con l'obiettivo di imparare la nuova scienza, lasciò un contributo importante nel suo manuale di geometria (1525) aggiungendo metodi per disegnare in prospettiva con macchine e mezzi meccanici.



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