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Cupola di Santa Maria del Fiore - Firenze - Filippo Brunelleschi |
Nell'età moderna progettare e disegnare subiscono una scissione abbastanza rilevante.
La fioritura della cultura e dell' economia a partire da XV secolo fa rinascere gli interessi per la scienza e l'arte richiedendo così strumenti sempre più prescisi.
Gli architetti devono guidare cantieri spesso a distanza, tecniche e strumenti si evolvono di conseguenza.
E' nella Firenze del Quattrocento che nascono basi e principi per le tecniche di prospettiva utilizzate ancora oggi.
Si deve a Filippo Brunelleschi (1377-1446), considerato il primo ingegnere e progettista dell'età moderna, l'invezione di un procedimento metodologico per rappresentare gli edifici in prospettiva, sintetizzate in due tavolette che rappresentavano il battistero e piazza della signoria.
E' invece opera di Leon Battista Alberti (1404-1472) il primo fondamentele trattato sulla prospettiva il De Pictura (1435), fu inoltre il primo a descrivere un congegno (prospettografo) per facilitare i disegni in prospettiva: lo chiamò velo ed era sostanzialmente un telaio in legno con fili tesi a formare un grigliato.
L'esperimento della prima tavoletta - L'immagine riflessa dallo specchio coincide con l'immagine percepita dall'osservatore, quando abbassa lo specchio e vede l'immagine reale. |
Ricostruzione della seconda tavoletta |
Ricostruzione de Il Velo - Leon Battista Alberti |
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