14 aprile 2020

Step #08: Il disegno nella storia della tecnologia nel periodo antico


In qualsiasi età storica l'uomo, la civilizzazione e l'evolversi della tecnica hanno disegnato il territorio in modo tale da lasciare un segno ancora oggi parte integrante della nostra vita.

Nell' età antica il disegno evolve da un utilizzo prettamente estetico quale elemento decorativo per oggetti, palazzi, racconto di gesta eroiche, ed inizia ad emergere come nuovo mezzo del linguaggio delle tecniche.
Con il mondo romano e la conquista di nuovi territori, l'assegnazione delle terre e la rivoluzione agricola diviene necessario disegnare (segnare) il territorio per suddividerlo in lotti: la centuriazione.
Successivamente, nuovi sistemi sociali e tecnologie (l'aratro) disegneranno il territorio in modo ancora evidente ai nostri giorni.

Centuriazione e disegno del territorio





La groma, gromatici e suddivisione dei campi

Il disegno diventa parte fondamentale dei progetti di costruzioni, dalle piramidi nel mondo egizio, agli acquedotti. Da ricordare Sesto Giulio Frontino (40 - 104 d.c.) che con il suo trattato "De aquaeductu urbis romae" in cui ci spiega come funzionavano gli acquedotti e come veniva ripartita l'acqua) e anfiteatri nel mondo romano.

Marco Vitruvio Pollione, (80 a.c. - 15 d.c.) ingegnere ed architetto è autore del De architectura, un trattato diviso in dieci libri che spiega come costruivano i romani e che sarà fondamentale per la storia dell'architettura e del costruire nei secoli a venire, affascinando, con i suoi grafici che riportano la simmetria del corpo umano, anche Leonardo da Vinci da cui si ispirò per il disegno del celebre Uomo vitruviano.


Vitruvio - De architectura - Libri X

Acquedotto romano e disegno del paesaggio

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