Nel libro XXXV della
Naturalis Historia di
Plinio il Vecchio si racconta il mito di una fanciulla di Corinto, figlia del vasaio
Butade Sicionio, perdutamente innamorata di un giovane che doveva partire per un lungo viaggio; un giorno mentre dormiva ne disegnò il profilo dell'ombra proiettata sulla parete per ricordarlo quando sarebbe stato lontano.
Il padre, per mitigare la tristezza della figlia, sulla base di quelle linee, plasmò l'argilla per riprodurne le sembianze.
Nacquero così, dall'amore di una donna per un uomo e di un padre per la figlia, le arti della pittura e della scultura. Il tutto avvenne partendo da una linea, cioè da un disegno, che fin dalle origini mitologiche ha sempre costituito il fondamento di tutte le arti.
Jean-Baptiste-Regnault - L'origine della pittura
Il mito sottolinea come il disegno costituisce l'elemento progettuale primario per tutte le forme di espressione artistica e di comunicazione, concetto riportato anche da
Giorgio Vasari che definì il disegno "padre di tutte le arti".
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